“La donna non esiste”. Questa proposizione di Lacan è il tema e il titolo del Congresso Internazionale dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi (AMP) – che si è tenuto nel 2022 sotto forma di Grandi Assise Virtuali Internazionali.
La psicoanalisi e le donne sono legate. È stato dapprima con le donne, dalle “bocche d’oro” delle isteriche da cui apprende, che Freud ha scoperto l’inconscio. È poi accostandosi al godimento femminile attraverso le vie della logica che Lacan entra nel suo ultimo insegnamento – è a questo punto, inoltre, che ha dichiarato: “La donna non esiste”. Che cosa significa questo, se non innanzitutto che le donne esistono solo una per una, che sono eminentemente singolari, e che quindi è impossibile dare una definizione di La donna che valga per tutte le donne?
Per gli psicoanalisti d’orientamento lacaniano, la sfida di un simile tema è triplice: in primo luogo, affermare il proprio orientamento a partire dall’insegnamento di Lacan; in secondo luogo, rendere conto della propria pratica con delle analizzanti e di ciò che esse insegnano loro; in terzo luogo, collocarsi nel mondo contemporaneo per interpretarlo, in un momento in cui le donne vi occupano un posto rinnovato.
Nono della serie Scilicet – Scilicet, che letteralmente significa “Tu puoi sapere” e il cui titolo è tratto da una rivista creata da Jacques Lacan -, questo volume preparatorio alle Grandi Assise virtuali internazionali de l’AMP comprende oltre centodieci contributi di psicoanalisti di tutto il mondo. Ognuno di essi fa luce sulle poste in gioco della proposizione di Lacan: “La donna non esiste”. Il volume si apre con un testo di Jacques-Alain Miller, “Dei sembianti nella relazione tra i sessi”, che definisce l’orientamento del libro.
Scilicet, La donna non esiste, Panozzo Editore, Rimini 2022.