L’AMP riconosce sette Scuole, situate in 33 Paesi di diversi continenti. Queste sette Scuole sono organismi autonomi nella propria gestione e nella propria politica della psicoanalisi, ma tutti i loro membri hanno in comune questo: i loro riferimenti teorici, la loro preoccupazione per la formazione rigorosa dell’analista, il loro modo di praticare la psicoanalisi e la loro dottrina sulla fine dell’analisi. La Scuola Una è il nome di questo orientamento comune della psicoanalisi. La decisione di creare la Scuola Una è stata presa durante il II congresso dell’AMP, tenutosi a Buenos Aires nel 2000. I suoi membri, che vivono in ambienti sociali e culturali diversi, si sentono, uno per uno, la Scuola Una, condividendo la psicoanalisi come destino. La Scuola Una non è un’istituzione, non ha una sede né uno statuto. È un’esperienza translinguistica e senza confini che cerca di mantenere vivo l’orientamento lacaniano e la psicoanalisi.
Trovo molto più interessante pensare un’assemblea di Scuola in rapporto alla seduta analitica piuttosto che pensarla da una prospettiva sociologica, ossia come la riunione di liberi professionisti.
Jacques-Alain Miller, “Sul mutualismo”.
Al centro della Scuola c’è la presenza della domanda: Che cos’è un analista?
Jacques-Alain Miller, La nascita del Campo Freudiano.
Se c’è orientamento lacaniano, è perché non c’è nessun dogma lacaniano, [. . .] c’è solo una Conversazione continuata con i testi fondatori dell’evento Freud, un Midrash permanente che confronta incessantemente l’esperienza alla trama significante che la struttura.
Jacques-Alain Miller, 1998.
Da sempre, dall’origine, l’orientamento lacaniano è l’anti-Babele, è la possibilità della comunicazione degli psicoanalisti tra loro, e con il pubblico, è il proseguimento della grande Conversazione analitica, una conversazione che non sia troppo indegna di quella dei matematici o persino dei filosofi.
Jacques-Alain Miller, 1998.
“Preambolo”
Il 21 giugno 1964, riaffermando contemporaneamente la validità dell’esperienza psicoanalitica e la necessità di ristabilirne il principio freudiano nella teoria e nella pratica, Jacques Lacan, ha introdotto simultaneamente la nozione di una forma associativa fino ad allora inedita: al posto della Società divenuta tradizionale, basata sul mutuo riconoscimento dei didatti, egli ha proposto la Scuola, i cui membri avrebbero trovato nel riconoscimento di un non-sapere irriducibile – S(⒜) -, che è l’inconscio stesso, la molla per proseguire un lavoro di elaborazione orientato dal desiderio di un’invenzione di sapere e della sua trasmissione integrale, ciò che Lacan avrebbe chiamato più tardi matema. Su questo fondamento d’abisso, coprendolo con il suo nome proprio, egli ha fondato la sua Scuola e ha chiamato alla riconquista del Campo freudiano.
“L’appello di Lacan è riecheggiato al di là della dissoluzione della Scuola che egli aveva fondato — riecheggiato al di là della sua morte, sopraggiunta il 9 settembre 1981 — riecheggiato lontano da Parigi, dove visse e lavorò”. Così si esprimeva il 1 febbraio 1992, il testo del Patto di Parigi, redatto nel momento in cui l’École de la Cause freudienne, l’Escuela del Campo freudiano di Caracas, la Scuola Europea di Psicoanalisi del Campo freudiano e l’Escuela de la Orientaciòn Lacaniana del Campo freudiano decidevano di convergere nell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi, che era appena stata fondata da Jacques-Alain Miller. Oggi – mentre da vent’anni gli Incontri del Campo freudiano scandiscono e rilanciano regolarmente la vita di una comunità internazionale che hanno fortemente contribuito a far esistere; dopo otto anni attivi e laboriosi in seno all’AMP; all’uscita di una crisi attraversata e superata insieme; e mentre due Scuole nazionali sono in gestazione in Spagna e in Italia -, è giunto il momento di fare il seguente passo: si tratta della fondazione di ciò che ha già trovato un nome, la Scuola Una dell’AMP.
Su iniziativa di Ricardo Nepomiachi, il Consiglio dell’EOL, con sede a Buenos Aires, ha adottato un progetto di dichiarazione al quale propone che venga sottoscritto da ogni membro dell’AMP che desideri diventare, previa approvazione del Consiglio dell’Associazione mondiale, membro della Scuola Una. Il Consiglio dell’AMP, riunitosi a Parigi il 22 gennaio 2000, fa sua questa iniziativa e decide di sottoporre alla discussione dei membri dell’Associazione mondiale, nell’ambito delle rispettive Scuole, il testo che segue, ispirato al progetto dell’EOL.
Che cos’è una psicoanalisi ?
La psicoanalisi è il dispositivo di parola inventato da Freud. È innanzitutto un’esperienza che consiste nel dire liberamente ciò che emerge nelle formazioni dell’inconscio, nei sogni, nei lapsus, negli atti mancati e nel dire l’esistenza nel suo complesso. Consiste nel mostrare al soggetto che sta dicendo più di quanto pensa di sapere. Il risultato è un guadagno di sapere su ciò che noi stessi abbiamo spesso frainteso e che ci ha accecato e reso prigionieri di noi stessi.
L’obiettivo di questa esperienza di parola singolare è quello di ritrovare la strada verso il desiderio inconscio, cioè ciò che si prova di più intimo (sogni, fantasmi, i nostri piccoli segreti, ecc.) e che non è necessariamente in linea con le norme. Si tratta di trovare una soddisfazione sufficiente per vivere, un punto di accordo con se stessi, con il proprio essere di desiderio autentico, nel rapporto con il mondo e con gli altri. Può essere l’occasione di una vita, o comunque la possibilità di una bella parentesi.