“Che cosa è esattamente un corpo parlante? Ciò che rende umano un corpo è in effetti il fatto che sia un corpo parlante. Il termine «parlante» non è un aggettivo che verrebbe a completare un sostantivo, previamente dato, il corpo, aggiungendovi l’atto di parlare.
L’errore comune della psicologia è quello di pensare che la parola sia una funzione cognitiva del corpo, un comportamento acquisito, benché sia sostenuta in maniera innata dentro a una struttura profonda dell’organismo. Niente di tutto questo. Né la parola né il linguaggio sono riducibili a delle funzioni cognitive poiché tali funzioni, prese come funzioni organiche, di-pendono già a priori dalla relazione del soggetto con il significante, con la struttura del lin-guaggio che lo precede, in quanto corpo e in quanto essere che parla. Di fatto, una lingua non si impara, si trasmette a partire da un’esperienza di godimento che concerne il corpo dell’immagine.
«Parlante» funziona così nell’espressione «il corpo parlante» come un parti-cipio attivo o participio presente, equivalente in certi casi al gerundio. Non si tratta del fatto che esiste un essere a priori, al quale si aggiungerebbe la proprietà di parlare. Si tratta del fatto, come fa notare Lacan a più riprese, che questo essere non è essere se non nella misura in cui parla. Alla stessa maniera, dobbiamo anche considerare che questo essere non pervie-ne ad avere un corpo se non nella misura in cui parla, nella misura in cui è parlante parlato.
Miquel Bassols
Gli psicoanalisi dell’Associazione mondiale di psicoanalisi accolgono uno per uno i corpi viventi colpiti dallo smarrimento o dalla debilità forzata dei discorsi nei quali sono immersi. In questo lavoro, che ha forma di dizionario, fanno decantare la loro esperienza per far ri-suonare il corpo parlante: Anatomia, Maltrattamenti, Pornografia, Segregazione, Selfie…
La psicoanalisi tende a rendere possibile, secondo la singolarità di ciascuno, l’invenzione
di un’alleanza tra il corpo e le risorse della parola contro il peggio.
Scilicet. Il Corpo Parlante. Sull’inconscio nel secolo XXI. Alpes, Roma, 2015.