Parafrasando il titolo nel nostro VIII Congresso dell’AMP, potremmo dire che “Scilicet nel secolo XXI non è quel che era”.
Quali sono i cambiamenti di Scilicet nel secolo XXI? Questa sequenza ci consente di parlare di una serie, una serie di testi preparatori che sono lo strumento necessario perché i membri dell’AMP, in ognuna delle sue Scuole, possano mettersi al lavoro, possano usarlo per avvicinarsi al tema del Congresso, commentarlo, discuterlo e preparare in questo modo il Congresso imminente.
Ma non si tratta solo di questo; ci si attende anche che Scilicet, con i suoi articoli brevi, chiari, concisi, possa interessare un pubblico più ampio e in questo modo far conoscere, al di là dalle Scuole dell’AMP, il nostro modo di pensare la psicoanalisi dell’orientamento lacaniano.
Questo breve percorso ci consente di dire che Scilicet è un significante che fa parte della nostra tradizione, tradizione che interroga i contenuti della psicoanalisi, legati ogni due anni ai temi di ciascun Congresso.
In questo volume presentiamo una varietà di scritti che comprendono una pluralità di temi riguardanti, in questo caso, la fragilità dell’ordine simbolico con cui lo psicoanalista oggi deve confrontarsi.
È passato il tempo in cui Sigmund Freud leggeva i sintomi del soggetto, che erano legati alla consistenza dell’ordine simbolico; ce ne ha lasciato una testimonianza evidente nel suo scritto fondamentale Il disagio della civilità.
Oggi ci interroghiamo sulle fragilità dell’ordine simbolico, sulle conseguenze di questi cambiamenti sul soggetto che, come insegna l’esperienza comune, ci mette quotidianamente di fronte a sintomi diversi da quelli provocati dalla morale vittoriana.
Questa è la nostra posizione, orientata al riconoscimento dei sintomi dell’Altro, alle sue debolezze, alle sue fragilità e agli effetti sintomatici che tale fragilità ha sul soggetto. Nella serie di questi lavori potrete trovare l’interpretazione particolare che ogni autore dà di questa problematica attuale.
Dalla Presentazione di Flory Kruger