PUBBLICAZIONI
SCILICET

Tutti sono folli

Scilicet
AMP
2023

La seconda clinica di Lacan amplia il concetto di sintomo, ereditato da Freud, includendovi in modo essenziale quei resti sintomatici che sussistono alla fine dell’analisi e che portano Freud a prendere in considerazione una parte ineliminabile del sintomo. Per questo Lacan ha chiamato il sinthomo, nell’antica ortografia che ha ripristinato – s. i. n. t. h. o. m. o. -, come quello che è propriamente il nome dell’incurabile. In effetti, il sinthomo nomina ciò che non cambierà, ciò da cui non si guarirà mai, perché è proprio ciò che fonda la nostra esistenza, cioè ciò di cui ci si sostenta nella vita, il nostro modo radicalmente singolare di godere.

In un certo senso, quindi, Lacan aveva anticipato le conseguenze dell’ideologia contemporanea dell’egualitarismo universale, che prendono la forma di una depatologizzazione generalizzata. Oggi, infatti, è la clinica stessa, nel suo insieme, a essere messa in discussione, sempre sospetta di promuovere categorie segregative.

Questo significa che la psicoanalisi è un fenomeno di civiltà in perfetta sintonia con il movimento del mondo?

No. Contrariamente ai pregiudizi ideologici attuali che deconcettualizzano la clinica e che tendono a far leva sulla volontà dei soggetti, in un contesto di negazione dell’inconscio, la depatologizzazione lacaniana non cancella le strutture cliniche; al contrario, essa mette in evidenza gli spigoli del modo di godimento. In questo caso, la clinica non è finalizzata a se stessa, ma serve come strumento per orientarsi nell’interpretazione al principio del metodo analitico.

I contributi di questo volume, frutto di un’elaborazione sostenuta nel piccolo gruppo che Lacan chiamava cartello, esaminano uno per uno sia i fondamenti concettuali sia le conseguenze nella pratica e nella clinica della proposizione in esame. Sotto il coordinamento di Gustavo Stiglitz, 23 cartelli, 113 psicoanalisti e 7 redattori provenienti da tutto il mondo e in tutte le lingue hanno lavorato ai testi preparatori per il XIV Congresso dell’AMP, diretto da Gil Caroz e Ligia Gorini.

A loro modo, questi testi dimostrano che se la psicoanalisi resiste al movimento di civiltà qui evocato, è in nome della pratica analitica, che esiste e la cui offerta merita di durare a lungo.  Sì, la psicoanalisi è una prassi che vale, ben oltre il suo valore terapeutico, in quanto causa di un desiderio inedito.

Christiane Alberti
Presidente dell’AMP

Scilicet, Tutti sono folli, Panozzo editore, Rimini 2024.